ROMA IN MANO ALLE TELCO! COSA ACCADRA’ AL “PARCO ANTENNE” DELLA CAPITALE ?
L’Assemblea capitolina ha approvato ieri la riforma delle norme tecniche di attuazione del PRG (Prop. Del. 102/2023) che, a detta del Sindaco Gualtieri, intervenuto alla seduta odierna, attuerà un “processo di trasformazione della città, nel segno della sostenibilità e dell’inclusione”.
Ci chiediamo di quale sostenibilità parli il Sindaco, quando nel testo della delibera è stata confermata la cancellazione della pianificazione delle antenne nel territorio capitolino.
Si tratta di una scelta incomprensibile e sconcertante, che rischia di consegnare la città nelle mani delle multinazionali delle TLC, le quali incentiveranno l’attività di collocazione degli impianti di telefonia mobile in ogni angolo del territorio, senza incontrare alcun controllo o resistenza da parte degli uffici.
Un emendamento all’art. 105, presentato da AVS, intendeva ripristinare la centralità del “Piano territoriale di localizzazione”, quale strumento che, affiancato al Regolamento recentemente approvato con Del. 78/2024, avrebbe consentito agli uffici capitolini di gestire correttamente la localizzazione degli impianti di telefonia mobile nel territorio della Capitale.
E’ disarmante, pertanto, constatare che, nonostante gli appelli lanciati da comitati e associazioni che difendono da tempo il proprio territorio dalla diffusione selvaggia di antenne, i rappresentanti delle istituzioni capitoline abbiano preferito rendere inoffensivo tale strumento, consentendo ai “signori” delle antenne di fare il bello e cattivo tempo nella città!
Qualcuno dovrà pur spiegare ai cittadini cosa accadrà da oggi in avanti: tutte le nuove istanze per impianti di telefonia mobile presentate al Suap capitolino avranno il via libera passivo dell’amministrazione, in un regime di desolante silenzio e assenza di controllo, in quanto gli uffici, privati dello strumento pianificatorio, non potranno esaminare adeguatamente i progetti, per valutarne la compatibilità o meno ai criteri localizzativi e alle caratteristiche del territorio.
L’effetto di questa scellerata deregolamentazione sarà un inevitabile incremento delle proteste della popolazione, con crescita esponenziale di ricorsi ai tribunali amministrativi. Proprio il contrario di quanto si vorrebbe perseguire per favorire il processo di trasformazione digitale della città!
Giuseppe Teodoro – Vice presidente di ECOLAND
Consulente delle amministrazioni comunali per le politiche di gestione territoriale delle infrastrutture di comunicazione elettronica